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Sciopero | Venerdì 28 novembre
Inizio validità
28-11-2025 00:00
Fine validità
28-11-2025 23:59
Venerdì 28 novembre è previsto uno Sciopero Nazionale proclamato dalle OO.SS. USB e CUB della durata di 24 ore a cui hanno aderito anche le OO.SS. USB Lavoro Privato, CUB Trasporti e COBAS lavoro Privato.
Lo sciopero coinvolge bus e treni in queste fasce orarie:
- Da inizio servizio alle 8:29 → Servizio regolare.
- Dalle 8:30 alle 16:59 → Sciopero (possibili ritardi e soppressioni)
- Da 17:00 alle 19:59 → Servizio regolare.
- Dalle 20:00 fino a fine servizio → Sciopero (possibili ritardi e soppressioni)
Utilizza la funzione Bus in tempo Reale per verificare se la tua corsa è attiva.
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Di seguito le motivazioni poste a base della vertenza della organizzazione sindacale Usb:
- – Contro la finanziaria di guerra e il piano RE-Arm EU;
- – Contro l’indisponibilità dell’Unione Europea e del Governo Italiano di imporre sanzioni adeguate alla gravità della situazione e ad interrompere ogni relazione con lo stato di Israele;
- – Contro il tentativo di riconversione in senso bellico dell’industria e delle infrastrutture strategiche, contro il carico, scarico e trasporto armamenti nelle infrastrutture dei trasporti;
- – Contro l’utilizzo della ricerca pubblica e privata in progetti bellici, la scelta autoritaria in materia di leggi repressive e di forme di contrasto al dissenso e del conflitto sociale;
- – Per una politica di pace, disarmo, sostegno al popolo palestinese;
- – Per salari con base minima di € 2000, il recupero dell’inflazione, la riduzione orario di lavoro a parità di salario, lavoro in sicurezza a tempo indeterminato, un milione di assunzioni nella pubblica amministrazione
- – Aumento delle pensioni minime e ritorno a 62 anni per età pensionabile;
- – Per una sanità universale pubblica e gratuita, per una scuola pubblica libera da ogni logica bellicista;
- – Per l’abolizione della legge 146/90 che limita il diritto di sciopero, eliminazione degli appalti e il riconoscimento dell’obiezione di coscienza nella filiera di produzione e trasporto armi
Di seguito le motivazioni poste a base della vertenza della organizzazione sindacale CUB:
- – Per il riconoscimento dello Stato di Palestina e la condanna del genocidio perpetrato da Israele, nonché un vero accordo di pace che preveda il ritiro dell’IDF dai territori palestinesi, la revoca del blocco navale davanti a Gaza e la libera circolazione di uomini e merci da e per la Palestina;
- – Il blocco delle spese militari e dell’invio delle armi in Ucraina e Palestina e investimenti economici per la scuola, per l’Università, per la sanità pubblica, per i trasporti, per i trasporti pubblici, per il welfare, per la garanzia di un salario garantito, per il ripristino del reddito di cittadinanza e per la salute-sicurezza sul lavoro; contro le privatizzazioni e il sistema di appalti /subappalti;
- – Per aumento salari e pensioni, garanzia di un salario minimo non inferiore a 12 Euro l’ora e contro la Legge di Bilancio 2026 e la previsione dell’aumento delle spese militari fino a 22 mld di euro in 3 anni; per l’adozione di una nuova politica energetica a tutela dell’ambiente.